La giunta regionale ha dato il via libera all'apertura anticipata della caccia il primo e il 5 settembre, solo per appostamento e nell'ambito territoriale di appartenenza dei cacciatori. Nessuna deroga per lo storno.
Nei giorni di preapertura si potranno cacciare tortora, merlo, colombaccio, gazza, ghiandaia, cornacchia grigia, germano reale, alzavola e marzaiola. La Regione non ha invece autorizzato la deroga per l'abbattimento dello storno, nonostante le richieste dei cacciatori e delle associazioni di categoria del mondo agricolo, che consideravano il provvedimento strategico per limitare i danni provocati dagli storni alle coltivazioni della vite e dell'olivo, le piu' diffuse e pregiate in Toscana. La decisione e' stata praticamente imposta dall'Ispra, ente scientifico del Ministero dell'ambiente, che ha espresso un parere negativo e vincolante in materia. L'assessore regionale all'agricoltura Gianni Salvadori ha comunque rassicurato i coltivatori diretti. ''Stiamo verificando la possibilita' di applicare altre misure di controllo degli storni, in continuo aumento in Toscana - ha dichiarato Salvadori - La nostra regione ha sviluppato un'agricoltura di alta qualita' dove la perdita di prodotto si traduce in perdite di mercato con forti ripercussioni sulle aziende''. Di parere opposto il Wwf, secondo il quale la preapertura della stagione della caccia e' una scelta dannosa e in contrasto con le indicazioni del mondo scientifico che sacrifica le esigenze della fauna alle richieste delle categorie venatorie.
Nei giorni di preapertura si potranno cacciare tortora, merlo, colombaccio, gazza, ghiandaia, cornacchia grigia, germano reale, alzavola e marzaiola. La Regione non ha invece autorizzato la deroga per l'abbattimento dello storno, nonostante le richieste dei cacciatori e delle associazioni di categoria del mondo agricolo, che consideravano il provvedimento strategico per limitare i danni provocati dagli storni alle coltivazioni della vite e dell'olivo, le piu' diffuse e pregiate in Toscana. La decisione e' stata praticamente imposta dall'Ispra, ente scientifico del Ministero dell'ambiente, che ha espresso un parere negativo e vincolante in materia. L'assessore regionale all'agricoltura Gianni Salvadori ha comunque rassicurato i coltivatori diretti. ''Stiamo verificando la possibilita' di applicare altre misure di controllo degli storni, in continuo aumento in Toscana - ha dichiarato Salvadori - La nostra regione ha sviluppato un'agricoltura di alta qualita' dove la perdita di prodotto si traduce in perdite di mercato con forti ripercussioni sulle aziende''. Di parere opposto il Wwf, secondo il quale la preapertura della stagione della caccia e' una scelta dannosa e in contrasto con le indicazioni del mondo scientifico che sacrifica le esigenze della fauna alle richieste delle categorie venatorie.
Fonte: Noi Tv
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