
L'idea era quella di rappresentare Piazza Caponnetto in quanto quest'anno sarà il primo anno che la sfilata passerà da li...
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Il mondo è nato pulito!
Sgombro dallo smog e dalle nubi annerite dal progresso. Il mondo è nato pulito, bianco come l’animo di un bambino. Oggi, invece, la nostra amata terra sta soffrendo, sporcata dal nostro egoismo in nome del potere economico.
Il sole che ci ha scaldato ora ci brucia. Il bianco lotta contro il nero; è come se la notte dichiarasse guerra al giorno. Tutto questo a cosa serve se non ad alterare in modo significativo gli equilibri della natura? Ci siamo illusi che la natura fosse un bene inesauribile, ci accorgiamo che non è così. Rassegnarsi vorrebbe dire avere perso, essersi arresi, occorre invece reagire.
E’ arrivato il momento di una marcia indietro!
E’ impensabile abbandonare i lussi e le comodità della vita moderna ha senso, invece, modificare le nostre abitudini, essere consapevoli che anche piccoli accorgimenti nel vivere quotidiano fanno la differenza. Informare i bambini sull’inquinamento, su quanto sia importante che fin da oggi si pongano le basi affinché il mondo in cui loro vivranno sia pulito, li farà crescere maturando il rispetto per l’ambiente. Occorre questa presa di coscienza; abbiamo il nostro futuro sui piatti della bilancia dipende dalle nostre scelte dare il peso maggiore alla via che riteniamo più giusta. Ricordiamoci che in fondo il puzzle della nostra vita dipende anche dall’integrità di ciò che ci circonda; per completarlo va scelto il pezzo giusto…fino a che punto si è disposti a rischiare?
Rione Bufali - GABRIEL
“Questa è la storia di Gabriel, una storia fatta di sogni, di rimpianti e di verità...
Quante volte nella vita avresti voluto cambiare qualcosa....avresti voluto tornare indietro per cambiare un singolo momento.....a me è stata data questa opportunità...”
“Avrei potuto aspettare....invece di crescere così in fretta.”
Inizia così il viaggio di Gabriel, in un mondo surreale dove i suoi ricordi di infanzia prendono vita uno dopo l'altro; ma dopo uno stupore iniziale, i ricordi si fanno pesanti e Gabriel non riesce più a controllarli. E' il Caos e si accorge che bruciare le tappe è servito solo ad aumentare la lontananza da quel tempo passato.
“Avrei potuto ascoltare... la voce del cuore, invece di ignorarla”
Davanti a Gabriel passano ora gli anni degli amori, del continuo e forzato cercare l'amore e la serenità in un'infinità di posti, non accorgendoci che magari il vero amore è a portata di mano e ci sfugge per un soffio, mentre continua una danza infinita di sentimenti ed emozioni.
“Avrei potuto cogliere...le nuove opportunità, invece di rimanere prigioniero dei rimorsi”.
Dopo la danza ipnotica dell'amore, Gabriel perde i sensi e si risveglia prigioniero dell'albero dei rimorsi. Le forze sembrano abbandonarlo e la ristagnazione dei sogni e dei desideri, unita all'incapacità di vedere “oltre” e la ricerca della forza per liberarsi, sono a portata di mano. Ma per trovare una nuova luce che riesca a dare la spinta Gabriel dovrà affrontare il nemico più grande.... sé stesso.
Solo alla fine del suo viaggio mistico Gabriel riesce a individuare la luce e liberarsi dall'albero...ma la luce non è quello che si aspettava di trovare...è qualcosa di ben più grande.
“Quante volte nella vita avresti voluto cambiare qualcosa....avresti voluto tornare indietro per cambiare un singolo momento.....a me è stata data questa opportunità...
...ma non l'ho fatto. Ma voi potete....
Potete cambiare eventi passati solo guardando avanti, senza mai cercare un “indietro tutta” che avrà solo lo scopo di farvi perdere nuove opportunità.
La vita è corta, è una sola....e non importa che tu abbia 6, 30 o 90 anni....
cogli l'attimo.
E vivila.....
fino in fondo.”
Rione Monticello - INDIETRO TUTTA… verso le nostre intermittenze del cuore
Marcel Proust, uno dei più grandi scrittori di tutti i tempi, sosteneva che la ricerca di un tempo perduto passa attraverso l’uso della memoria. E’ grazie ad essa che possiamo rivivere momenti passati semplicemente attraverso l’associazione di determinate sensazioni.
Per Proust, l’assaggio dopo anni di una madaleine, dolcetto tipico francese, è la molla che lo riporta a ricordare momenti felici della sua infanzia passati a casa della zia malata, come spiega nel suo bellissimo romanzo "Alla ricerca del tempo perduto".
Due sono le tecniche o gradi di recupero del passato che teorizza: la memoria volontaria e la memoria spontanea.
La "memoria volontaria" richiama alla nostra intelligenza tutti i dati del passato ma in termini logici, senza restituirci l'insieme di sensazioni e sentimenti che contrassegnano quel momento come irripetibile.
Al contrario la "memoria spontanea" o involontaria è quella che caratterizza il tema di quest’anno. E’ la memoria sollecitata da una casuale sensazione che ci permette di rituffarci nel passato con un procedimento spontaneo e incontrollabile, che consente in un istante di "sentire" quel passato, di rivederlo nel suo clima, trasportati magicamente nelle sue sensazioni … indietro tutta.
Questa è "l'intermittenza del cuore" la vera tecnica da seguire affinché si recuperi le sensazioni sepolte nel tempo perduto.
La memoria involontaria cattura con un'impressione o una sensazione l'essenza preziosa della vita e spiega il valore assoluto di un ricordo abbandonato nella nostra giovinezza. Tutto viene risvegliato attraverso il sapore di un dolce … ma anche grazie al suono di una melodia, alla visione di un oggetto, al profumo di una fragranza.
Questo procedimento fortuito e casuale, che ti sbatte prepotentemente indietro, porta alla vittoria sul tempo e cerca di affermare noi stessi come esseri capaci di recuperarlo.
La riproposizione di immagini, suoni e sensazioni di un passato recente e collettivo caratterizza l’intera sfilata. Momenti magici forgiati dalla musica, sensazioni uniche scatenate da personaggi e simboli, attimi di impareggiabile emozione creati da visioni e oggetti.
Un’improvvisa inversione a “U” per rievocare un passato perduto, fuori dalla dimensione del tempo reale, indietro tutta,
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Gli argomenti all'ordine del giorno erano i seguenti:
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Abbiamo invitato: il sindaco e tutti gli amministratori dei comuni di Gallicano, Bagni di Lucca, Barga, Borgo a Mozzano, Castelnuovo, Coreglia Antelminelli, Fabbriche di Vallico, Molazzana e Vergemoli; i Responsabili dell’UO Epidemiologia e del Dipartimento di Prevenzione dell’Azienda USL 2 Lucca; i Presidenti delle Comunità Montane di Garfagnana e Media Valle; l’Assessore all’Ambiente della Provincia di Lucca; il Presidente della Commissione Sanità in Regione Toscana; i Consiglieri regionali del nostro territorio.
INVITIAMO TUTTI I CITTADINI
Comitato Ambiente e Salute di Gallicano - Comitato Ambiente di Diecimo e Valdottavo – Comitato Ambiente e Salute di Bagni di Lucca e Borgo a Mozzano – Non Bruciamoci la Garfagnana – Comitato SOS Alpi Apuane
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Lunghe passeggiate in boschi ombrosi al riparo da qualsiasi suono che non sia quello di decine di volatili diversi e di ruscelli, borghi medievali da esplorare, una cucina ricca a base di farro, farina di castagna, funghi e formaggi, strade tortuose da percorrere fra costoni di roccia sporgenti e panorami mozzafiato, baciati dal sole e dal verde: è solo un assaggio di tutto quello che può offrire un week end in Garfagnana.
Solcata dal fiume Serchio, è la porzione di Toscana gelosamente custodita fra le Alpi Apuane e l'Appennino tosco-emiliano, a circa 40 chilometri da Lucca. Lontana dal verde morbido delle colline della Val d'Orcia, la Garfagnana è dimora di vallate, alture e fitti boschi e di paesi con una storia più o meno misteriosa, ma tutta da scoprire. Un fine settimana fra primavera ed estate può essere l'ideale per rigenerare mente e corpo e per dedicarsi all'esplorazione di alcune delle località più o meno note di questo verde scrigno toscano.
Venerdì pomeriggio. Una prima tappa, lungo la strada che da Lucca porta in Garfagnana, potrebbe essere quella di Borgo a Mozzano con sosta obbligata alla sua principale attrazione: il ponte della Maddalena, meglio conosciuto come Ponte del Diavolo. Cinque arcate simmetriche che si riflettono sul fiume Serchio, esempio di ingegneria medievale voluto probabilmente dalla contessa Matilde di Canossa. Edificato nel XII secolo, è oggi percorribile a piedi.
Proseguendo verso Nord merita una sosta Castelvecchio Pascoli, frazione del comune di Barga, dove è possibile visitare la villa di campagna dei Cardosi-Carrara in cui Giovanni Pascoli visse dal 1895 al 1912, anno della sua morte. La residenza ha subito nel tempo numerosi restauri senza perdere però le sue caratteristiche: l'edificio conserva la struttura, gli arredi, la disposizione degli spazi che aveva al momento della morte del poeta, il cui ricordo vive sia attraverso gli oggetti modesti e familiari della cucina, sia attraverso le tre scrivanie che, nella medesima stanza, accoglievano le creazioni in poesia italiana, latina e la stesura dei saggi danteschi. Annessa alla villa sorge la cappella dove Pascoli è sepolto.
Proprio dalla terrazza dell'abitazione del poeta si ha una splendida vista sulla tappa successiva dell'itinerario in Garfagnana: Barga , fra i borghi più eleganti della Valle del Serchio. Nella parte nuova sorgono numerose ville caratterizzate dallo stile liberty, mentre il centro storico conserva intatto l'impianto urbanistico medievale ed ospita alcuni palazzi rinascimentali. Salendo su per vicoli e piazzette si raggiunge il duomo romanico, alla sommità del colle, che domina la valle del Serchio ed offre un panorama senza pari. Da qui è possibile intravedere, se non c'è foschia, il Monte Forato, un arco naturale ciclopico perfetto che collega due vette situate lungo il crinale che separa la Versilia dalla Garfagnana. Da visitare anche il Castello e la Chiesa del SS. Crocifisso.
La giornata di sabato può cominciare con un'escursione al Lago di Vagli, il maggiore bacino artificiale della Toscana, in cui confluiscono le acque del fiume Edron, affluente del Serchio. Oltre ad offrire una vista di indiscutibile bellezza circondato dalle montagne circostanti, il lago nasconde il vero segreto: nelle sue profondità racchiude il “paese fantasma” di Fabbriche di Careggine. Il piccolo borgo è invisibile perché emerge soltanto quando il bacino idroelettrico viene svuotato per i lavori di manutenzione della diga, evento che aveva più o meno cadenza decennale, anche se è dal 1994 che non si verifica. Nemmeno la gente del luogo sa con precisione quando il lago verrà svuotato un'altra volta; soltanto Enel, proprietaria della diga, potrà svelare il mistero. Quello che affiora, e che sembra sospeso sulle acque del lago, è invece il borgo di Vagli Sotto, con le sue tipiche case di pietra e la chiesa romanica di Sant'Agostino. A sei chilometri da Vagli Sotto si può visitare l'Oasi naturale Lipu di Campocatino, a mille metri d'altezza, una conca modellata da un antico ghiacciaio sospeso e sovrastata dalle pareti vertiginose del monte Roccandagia. Da qui, a mezz'ora di cammino, si raggiunge l'eremo di San Viano, costruito in una cavità naturale di una parete rocciosa.
Si riprende l'auto e si torna fra i tornanti e le vie tortuose circondate da roccia, piccole correnti d'acqua che scorrono dalle pareti alternati a fitta vegetazione alla scoperta di una perla poco conosciuta e sicuramente solitaria: Isola Santa. Di recente valorizzato grazie a un progetto di ristrutturazione di alcune famiglie del luogo, il minuscolo borgo si trova ai piedi dei monti e su un delizioso lago dove poter pescare o fermarsi per un pic-nic sul prato. Alcune delle antiche case sono state ristrutturate e sono disponibili per periodi di villeggiatura di famiglie e gruppi.
Si lasciano le strade poco battute di Isola Santa in direzione Vergemoli, alla volta della Grotta del Vento , tra le principali attrazioni della Garfagnana. Il percorso in auto è già abbastanza avvincente, ma una volta entrati nella grotta lo spettacolo è disarmante. Aperta al pubblico dal 1967, si tratta dell'unica grotta turistica europea che offre la possibilità di scegliere fra tre diversi itinerari di visita, compresi i percorsi “avventura”, disponibili solo su prenotazione con una guida speleologica e con tratti in parete, con corde e scale a pioli. Per la sua varietà di aspetti la grotta è una vera e propria enciclopedia del mondo sotterraneo con gallerie, saloni, pozzi dove poter ammirare le concrezioni calcaree ma anche fiumi e piccoli laghi. La temperatura costante all'interno è di circa dieci gradi, mentre il nome deriva dalla forte corrente d'aria che la percorre, dovuta alla presenza di due imbocchi a quote diverse. Durante le visite la corrente viene quasi completamente bloccata attraverso la chiusura di una porta blindata.
Se non si è stanchi, lungo la strada di ritorno dalla Grotta del Vento si può fare ancora una sosta: all'Eremo di Calomini (a quattro chilometri da Gallicano). A strampiombo sulla montagna, è un monastero con facciata settecentesca che ospita due chiese, le celle dei frati e la cucina. I sotterranei sono stati scavati a colpi di scalpello da frati e fedeli a partire dal VII secolo. È possibile anche pernottare nella foresteria, composta da otto camere in parte scavate nella roccia, mentre al piano inferiore c'è un ristorante, anch'esso addossato alla parete rocciosa. Non esiste un orario preciso per la visita dell'eremo, per essere certi di poterlo vedere anche all'interno conviene mettersi d'accordo col responsabile per telefono (0583 767003) o chiedere informazioni al vicino ristorante (0583 767041-20, e-mail: eremocal@tin.it).
Domenica all'insegna del relax e della natura in direzione dell'affascinante Parco dell'Orecchiella , compreso fra i comuni di Piazza al Serchio, San Romano, Sillano e Villa Collemandina. È un'area protetta dal Corpo Forestale dello Stato composta da imponenti foreste di faggio, castagno ed abeti ancora oggi popolate da numerose specie di animali selvatici come il lupo appenninico, cervi, mufloni e cinghiali. Nei cieli volano numerosi rapaci come il falco e l'aquila reale. Per raggiungerlo, il percorso più semplice è quello da Villa Collemandina, proseguendo per Corfino: si attraversano zone di eccezionale bellezza, un piccolo assaggio di quello che si troverà nel parco. L'area è molto vasta, comprende aree per pic nic, un ristorante, il centro visitatori, musei, diversi sentieri e anche giardini in cui osservare orsi bruni, cervi, cerbiatti e mufloni.
Il parco dell'Orecchiella è ideale per trascorrervi l'intera giornata, altrimenti si può scegliere di dedicare il pomeriggio alla visita di qualche altra località nei dintorni. Come la fortezza delle Verrucole , che comprende alcune delle vestigia medievali più importanti della zona e che dai suoi 600 metri offre una vista su tutta la vallata e sulle Alpi Apuane. Oppure Sillico , frazione di Pieve Fosciana, un tempo dimora dei briganti della zona. Merita sicuramente qualche ora anche Castiglione di Garfagnana , caratterizzato da una cinta muraria e da una fortezza di epoca medievale ottimamente conservate.
Fonte: ansa.it
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Un altro senso unico sarà posto sempre in Via Roma (direzione Nord - Gallicano centro) all'altezza di Via San Leonardo fino all'altezza della Banca Toscana (vedi figura sotto: clicca per ingrandire). Di conseguenza cambierà il senso unico anche in Via del Palagio.
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Nella foto il Borgo Antico, vincitore delle ultime 4 edizioni del calcetto Rionale.
Regolamento:
- Tempi di gara: n. 2 tempi di 20 minuti ciascuno
- Tempo di attesa: 15 minuti
- Ammonizioni: dopo n. 2 ammonizioni scatta automaticamente una gara di squalifica
- Punteggio: 2 punti (vittoria) - 1 punto (pareggio) - 0 punti (sconfitta)
- Le squadre si incontreranno con gare di andata e ritorno che determineranno una classifica da cui la prima e la seconda disputeranno la finalissima
- Per la formazione della classifica del girone all'italiana, in caso di parità, fa fede l'articolo 35, titolo VIII della Normativa Generale U.I.S.P.
- Se nella gara di finale al termine dei tempi regolamentari ci fosse un caso di parità di punteggio, saranno effettuati i calci di rigore
- Per tutto quello che non è scritto fa fede la Normativa Generale U.I.S.P.
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Inizio concerti ore 21,30
Apertura festa ore 19,30
INGRESSO GRATUITO
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