Dal Dossier del Governo Italiano
Dal 1° gennaio 2011 entrerà in vigore una direttiva europea che vieta la produzione e la commercializzazione delle buste di plastica non biodegradabili per la spesa. Molti supermercati sono già corsi ai ripari distribuendo ai propri clienti sacchetti ecologici e si moltiplicano in tutta Italia le iniziative per informare i consumatori.
A Roma, per esempio, l’Ama ha distribuito gratuitamente mezzo milione di sacchetti di carta riciclata. Ma c’è ancora tanto da fare!
Secondo il Consorzio Nazionale per la Raccolta, il Riciclaggio e il Recupero dei Rifiuti di Imballaggi in Plastica (COREPLA) ogni anno in Italia vengono prodotte 220mila tonnellate di buste di plastica. Per ottenere questa quantità servono 450mila tonnellate di petrolio, più o meno il consumo annuo di 190mila automobili, con un’emissione in atmosfera di quasi 500mila tonnellate di CO2. Produrre plastica significa, quindi, inquinare e aumentare la nostra dipendenza da una fonte di energia destinata a finire.
Le buste di plastica, una volta arrivate nelle mani dei consumatori, hanno vita breve. Vengono usate una o due volte per la spesa e poi finiscono nel secchio della spazzatura. I sacchetti di plastica possono essere riciclati, ma solo se vengono gettati separatamente nella raccolta differenziata.
Le buste di plastica vanno a finire in discarica o disseminate nell’ambiente, mettendo così a rischio la vita di molti animali, soprattutto nel mare. La plastica ci mette secoli per degradarsi e nel frattempo rilascia nell’ambiente sostanze tossiche come i coloranti e i plastificanti con cui è stata fatta.
Le alternative esistono e sono i sacchetti di tela e cotone per la spesa oppure le buste di carta riciclata capaci di portare fino a 7 chilogrammi di peso. Ma c’è di più. Sono gli eco-shopper fatti con olio di girasole e amido di mais, ossia materie prime di origine agricola che tornano alla terra senza rilasciare sostanze inquinanti. Insomma, è tempo per noi di cambiare abitudini e per i sacchetti di plastica di andare in pensione!
Dal 1° gennaio 2011 entrerà in vigore una direttiva europea che vieta la produzione e la commercializzazione delle buste di plastica non biodegradabili per la spesa. Molti supermercati sono già corsi ai ripari distribuendo ai propri clienti sacchetti ecologici e si moltiplicano in tutta Italia le iniziative per informare i consumatori.
A Roma, per esempio, l’Ama ha distribuito gratuitamente mezzo milione di sacchetti di carta riciclata. Ma c’è ancora tanto da fare!
Secondo il Consorzio Nazionale per la Raccolta, il Riciclaggio e il Recupero dei Rifiuti di Imballaggi in Plastica (COREPLA) ogni anno in Italia vengono prodotte 220mila tonnellate di buste di plastica. Per ottenere questa quantità servono 450mila tonnellate di petrolio, più o meno il consumo annuo di 190mila automobili, con un’emissione in atmosfera di quasi 500mila tonnellate di CO2. Produrre plastica significa, quindi, inquinare e aumentare la nostra dipendenza da una fonte di energia destinata a finire.
Le buste di plastica, una volta arrivate nelle mani dei consumatori, hanno vita breve. Vengono usate una o due volte per la spesa e poi finiscono nel secchio della spazzatura. I sacchetti di plastica possono essere riciclati, ma solo se vengono gettati separatamente nella raccolta differenziata.
Le buste di plastica vanno a finire in discarica o disseminate nell’ambiente, mettendo così a rischio la vita di molti animali, soprattutto nel mare. La plastica ci mette secoli per degradarsi e nel frattempo rilascia nell’ambiente sostanze tossiche come i coloranti e i plastificanti con cui è stata fatta.
Le alternative esistono e sono i sacchetti di tela e cotone per la spesa oppure le buste di carta riciclata capaci di portare fino a 7 chilogrammi di peso. Ma c’è di più. Sono gli eco-shopper fatti con olio di girasole e amido di mais, ossia materie prime di origine agricola che tornano alla terra senza rilasciare sostanze inquinanti. Insomma, è tempo per noi di cambiare abitudini e per i sacchetti di plastica di andare in pensione!
Vi ricordiamo l'iniziativa nazionale "Porta la Sporta" dal 17 al 24 aprile 2010 www.portalasporta.it.
Questi i negozi di Gallicano che hanno aderito all'iniziativa e dove potete prendere la vostra sporta:
- ALIMENTARI BRAVI CLAUDIO - VIA CAVOUR - 0583 74517
- ALIMENTARI BROGI MARKET - VIA S. ANDREA - 0583 74362
- ALIMENTARI GIANNOTTI DIANORA - VIA ROMA - 0583 730009
- ANTICA TRATTORIA DELL'EREMITA - LOC. EREMO DI CALOMINI - 0583 767041
- CENTROFRUTTA ALINA - VIA S. MARIA - 0583 730166
- COOPERATIVA TERRE CONTADINE - LOC. ZINEPRI - 0583 730338
- IL RIONE SAS DESPAR - PIAZZA DELLA POSTA - 0583 74028
- MACELLERIA CAVANI - P.ZZA V. EMANUELE II - 0583 74087
- PANIFICIO BROGI - VIA ROMA - 0583 74009
- RISTORANTE IL RONDONE - LOC. GROTTA DEL VENTO - 0583 722018
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