La nostra economia si basa su un modello di sviluppo che si misura con il Pil cioè produrre, buttare e produrre all’infinito. Ce la fa il pianeta e tutti noi a sopportare questo modello o è possibile progettarne un altro senza diventare più poveri? Davanti non abbiamo un futuro preordinato, ma delle scelte, quindi degli schemi mentali: uno, che non ci sono limiti alle risorse e quindi si andrà al collasso. Due, i limiti ci sono ma ormai è tardi per fare qualunque cosa e pertanto si collasserà. Tre, i limiti ci sono, ma abbiamo ancora tempo, abbiamo denaro, abbiamo risorse, abbiamo intelligenze per cominciare a invertire la tendenza. Non è poi detto che ci si riesca, ma l’unico modo per saperlo è quello di provare a farlo.
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