RELAZIONE GIURIA 1977
La Giuria del Palio di San Jacopo 1977 composta dal Presidente Rossi Ennio e dai membri Lenci Enzo, Marchetti Umberto e Vinicio Puccini, riunita la sera del 25 luglio 1977, dopo aver attentamente visionato per due volte i carri ed i complessi, in movimento e da fermo, che hanno partecipato al Palio 1977, dopo una lunga e dibattuta disamina delle varie tecniche delle costruzioni, delle realizzazioni cromatiche e dell’ideazione delle stesse, ha unanimemente concordato di giudicare il migliore carro, partecipante alla sfilata, quello intitolato “chi mal fa, mal si aspetti” del Rione Strettoia, assegnando allo stesso punti 8. La Giuria ha ritenuto che il suddetto carro si distinguesse dagli altri per alcuni movimenti realizzati e per l’accuratezza della sua esecuzione.
Secondo classificato è stato giudicato il carro dal titolo “ultimissime da Palio Notte”, terzo carro presentato dal Rione Monticello, che ha colto un aspetto di satira intelligente nei confronti della Giuria dell’anno precedente, riuscendo a sintetizzare, in maniera simpatica, un avvenimento della manifestazione del 1976; inoltre è da rilevare la trovata tecnica del lampeggiare della lucciola. A questo carro sono stati assegnati punti 6.
Terzo classificato è risultato il carro intitolato “taglierini alla pecchia” che raffigura una gigantesca bufale con un covone di grano ed un simpatico contadino che munge latte e beve vino. Apprezzata la mole della bufala e soprattutto la riuscita realizzazione del manto. Purtroppo pur essendo eseguito con ricercatezza è risultata troppo statica. Punti assegnati 4.
Infine il quarto posto è stato assegnato al carro denominato “campa cavallo” che pur, nel complesso rappresentando un insieme armonico di distribuzione di volumi, non è stato giudicato valido per l’esecuzione, come era nell’intento dei costruttori. Al detto carro sono stati assegnati punti 2.
Per quanto riguarda i complessi la Giuria ha unanimemente designato al primo posto, assegnando punti 8, il complesso “o li, o li tanti anni fa” del Rione Bufali, per come sono stati coordinati i temi dei tre carri in armonia con i complessi mascherati che svolgevano complessivamente un tema, piuttosto interessante, costituito da una ricerca storica gastronomica locale che trova il suo aggancio satirico nei confronti dei Rioni rivali. Da notare la trovata dei giovani che fanno la polenta e delle ragazze che fanno i necci ed i taglierini. Particolarmente apprezzata dal pubblico la distribuzione dei prodotti culinari. Degno di rilievo il numero dei partecipanti ed il coro eseguito.
Secondo classificato con punti 6 è stato il complesso “servizio stampa” realizzato dal Rione Monticello. E’ risultata questa, a giudizio della Giuria, una armonica, ricercata filastrocca popolare ben riuscita e coordinata con apprezzabili spunti polemici anche di autocritica con l’impegno di molti partecipanti, fra cui molti bambini, e l’indovinata trovata dell’ultimo gruppo con vecchie camicie da notte e vari lumi.
Terzo classificato con punti 4 è risultato “scommettiamo?” complesso del Rione Strettoia, tema al quanto indovinato, carri ben eseguiti, ma che purtroppo non è risultato troppo leggibile, perché ha voluto affrontare temi troppo ed esclusivamente legati ai risultati delle manifestazioni precedenti.
Infine quarto classificato, con punti 2, è risultato il complesso del Rione Roccaforte, intitolato “nel paese dei balocchi”. L’ideazione di questo complesso a parere della Giuria, è risultato dei più apprezzabili, infatti usciva da uno schema strettamente locale e paesano e cercava di affrontare, pur legandosi alla situazione locale, a temi di satira politica di carattere generale. La Giuria ritiene che questa impostazione possa nel futuro essere ripresa e meglio realizzata in modo da costituire un vero e proprio salto di qualità della manifestazione. Purtroppo si è notata una carenza di mezzi e nel contempo anche una mancanza di riuscito collegamento che soprattutto nella parte finale del complesso, particolarmente per quanto riguarda il trasporto funebre, non trovava un collegamento organico con quello che era stato sviluppato nella idea originale del complesso stesso. La mancanza di un carro e la carente realizzazione dei mascheroni hanno determinato il giudizio della Giuria.
Per quanto riguarda la manifestazione in generale la Giuria non può esimersi da dare un giudizio estremamente positivo. Infatti la partecipazione popolare massiccia, il contributo di tanti cittadini, l’impegno nella realizzazione volontaria e disinteressata delle opere e dell’organizzazione fanno si che la manifestazione stessa per il futuro sia destinata ad avere maggiori successi.
La Giuria del Palio di San Jacopo 1977 composta dal Presidente Rossi Ennio e dai membri Lenci Enzo, Marchetti Umberto e Vinicio Puccini, riunita la sera del 25 luglio 1977, dopo aver attentamente visionato per due volte i carri ed i complessi, in movimento e da fermo, che hanno partecipato al Palio 1977, dopo una lunga e dibattuta disamina delle varie tecniche delle costruzioni, delle realizzazioni cromatiche e dell’ideazione delle stesse, ha unanimemente concordato di giudicare il migliore carro, partecipante alla sfilata, quello intitolato “chi mal fa, mal si aspetti” del Rione Strettoia, assegnando allo stesso punti 8. La Giuria ha ritenuto che il suddetto carro si distinguesse dagli altri per alcuni movimenti realizzati e per l’accuratezza della sua esecuzione.
Secondo classificato è stato giudicato il carro dal titolo “ultimissime da Palio Notte”, terzo carro presentato dal Rione Monticello, che ha colto un aspetto di satira intelligente nei confronti della Giuria dell’anno precedente, riuscendo a sintetizzare, in maniera simpatica, un avvenimento della manifestazione del 1976; inoltre è da rilevare la trovata tecnica del lampeggiare della lucciola. A questo carro sono stati assegnati punti 6.
Terzo classificato è risultato il carro intitolato “taglierini alla pecchia” che raffigura una gigantesca bufale con un covone di grano ed un simpatico contadino che munge latte e beve vino. Apprezzata la mole della bufala e soprattutto la riuscita realizzazione del manto. Purtroppo pur essendo eseguito con ricercatezza è risultata troppo statica. Punti assegnati 4.
Infine il quarto posto è stato assegnato al carro denominato “campa cavallo” che pur, nel complesso rappresentando un insieme armonico di distribuzione di volumi, non è stato giudicato valido per l’esecuzione, come era nell’intento dei costruttori. Al detto carro sono stati assegnati punti 2.
Per quanto riguarda i complessi la Giuria ha unanimemente designato al primo posto, assegnando punti 8, il complesso “o li, o li tanti anni fa” del Rione Bufali, per come sono stati coordinati i temi dei tre carri in armonia con i complessi mascherati che svolgevano complessivamente un tema, piuttosto interessante, costituito da una ricerca storica gastronomica locale che trova il suo aggancio satirico nei confronti dei Rioni rivali. Da notare la trovata dei giovani che fanno la polenta e delle ragazze che fanno i necci ed i taglierini. Particolarmente apprezzata dal pubblico la distribuzione dei prodotti culinari. Degno di rilievo il numero dei partecipanti ed il coro eseguito.
Secondo classificato con punti 6 è stato il complesso “servizio stampa” realizzato dal Rione Monticello. E’ risultata questa, a giudizio della Giuria, una armonica, ricercata filastrocca popolare ben riuscita e coordinata con apprezzabili spunti polemici anche di autocritica con l’impegno di molti partecipanti, fra cui molti bambini, e l’indovinata trovata dell’ultimo gruppo con vecchie camicie da notte e vari lumi.
Terzo classificato con punti 4 è risultato “scommettiamo?” complesso del Rione Strettoia, tema al quanto indovinato, carri ben eseguiti, ma che purtroppo non è risultato troppo leggibile, perché ha voluto affrontare temi troppo ed esclusivamente legati ai risultati delle manifestazioni precedenti.
Infine quarto classificato, con punti 2, è risultato il complesso del Rione Roccaforte, intitolato “nel paese dei balocchi”. L’ideazione di questo complesso a parere della Giuria, è risultato dei più apprezzabili, infatti usciva da uno schema strettamente locale e paesano e cercava di affrontare, pur legandosi alla situazione locale, a temi di satira politica di carattere generale. La Giuria ritiene che questa impostazione possa nel futuro essere ripresa e meglio realizzata in modo da costituire un vero e proprio salto di qualità della manifestazione. Purtroppo si è notata una carenza di mezzi e nel contempo anche una mancanza di riuscito collegamento che soprattutto nella parte finale del complesso, particolarmente per quanto riguarda il trasporto funebre, non trovava un collegamento organico con quello che era stato sviluppato nella idea originale del complesso stesso. La mancanza di un carro e la carente realizzazione dei mascheroni hanno determinato il giudizio della Giuria.
Per quanto riguarda la manifestazione in generale la Giuria non può esimersi da dare un giudizio estremamente positivo. Infatti la partecipazione popolare massiccia, il contributo di tanti cittadini, l’impegno nella realizzazione volontaria e disinteressata delle opere e dell’organizzazione fanno si che la manifestazione stessa per il futuro sia destinata ad avere maggiori successi.
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