Pubblico una lettera aperta dell'oncologa Patrizia Gentilini, che da anni si batte per dimostrare la nocività e l'inutilità degli inceneritori. E' una lettera molto bella, piena di speranza e concretezza, buona lettura!
"Cari Amici,
questa lettera è nata per i giornali della Romagna per sostenere la lista civica di Forlì, ma ho pensato di indirizzarla a tutte le liste che mi hanno invitato in questo periodo, perchè, in fondo è indirizzata “spiritualmente” a tutti voi, perchè possiate pubblicarla e diffonderla sui vostri siti. Spero di non dimenticare nessuno e di non fare permali!
Girando in questi anni in lungo ed in largo per l’Italia in un drammatico tour dei disastri ambientali (discariche/cementifici/inceneritori/centrali a biomasse/carbone/gassificatori e via dicendo) ho, fortunatamente, anche toccato con mano la realtà di tanti piccoli comuni virtuosi, realtà che mi ha davvero aperto il cuore e fatto dire, più di una volta,:” un altro mondo è possibile!”
Posso testimoniare che cittadini ed amministratori possono essere anche alleati e che quando ciò accade la sintonia che si realizza rende concretizzabili idee, progetti, esempi di buone pratiche, in un vortice di fantasia,partecipazione, solidarietà che diventa entusiasmante e contagioso, specie in un mondo in cui di barlumi di speranza ne vediamo davvero troppo pochi.
Ho così toccato con mano che il nostro paese è zeppo di esperienze virtuose, di sindaci coraggiosi che si sono opposti all’apertura di discariche od inceneritori, di comuni che hanno dato il buon esempio migliorando l’efficenza energetica degli edifici pubblici, di altri in cui si regala ad ogni nuovo nato il set completo di pannolini riciclabili dalla nascita ai tre anni e che, così facendo, il comune comunque risparmia rispetto al costo dello smaltimento dei pannolini usa-getta di norma utilizzati.
Si comincia con piccoli passi, ma non a casaccio: ci deve essere un filo rosso che lega le singole azioni, ogni passo deve andare in una direzione precisa, all’insegna della decrescita, dell’equilibrio, della speranza, del futuro.
Mi chiedo perchè anche Forlì non debba imboccare questa strada, non debba tornare ad essere una città in cui si respira una aria nuova, in cui cittadini ed amministratori trovano insieme le soluzioni ai problemi avendo come priorità la difesa di Beni Comuni quali la salute, l’aria, l’ acqua, il territorio.
Mi chiedo perchè anche Forlì non debba sperare di sganciarsi da una multiutility che guadagna quanti più rifiuti brucia, quanta più acqua si consuma, quanta più energia si spreca: così si fa crescere il PIL e gli utili di chi specula in borsa, ma, come disse Robert Kennedy poco prima di essere ucciso, il PIL misura tutto fuorchè ciò che rende la vita davvero degna di essere vissuta. Basta con questo sistema perverso che genera spreco, rifiuti, inquinamento, malati... basta con un sistema che mette al primo posto il profitto ed in cui cresce disuglianza e povertà e quindi insicurezza e tensioni sociali.
Abbiamo creato un sistema assurdo e sfido chiunque a dire che questo è di “destra” o di “sinistra”: è assurdo e basta, le ideologie non c’entrano. Basta con steccati datati, riscopriamo ciò che ci unisce - a cominciare dalla difesa della salute - e recuperiamo un pò di buon senso - davvero basterebbe solo un pò di vecchio, ancestrale Buon Senso - perchè, altrimenti, non ne usciremo nè dalla crisi nè da questo vicolo cieco in cui ci siamo cacciati.
Per chi ancora avesse qualche dubbio al riguardo ricordo quanto emerso chiaramente dalla indagine di alcune domeniche fa su "Report" in cui si dimostrava come si guadagni di più dal bruciare la pollina che non dalle uova.
Non credo ci voglia molto a capire che un sistema di questo tipo non può reggere a lungo: le leggi della Natura - a cominciare da quella secondo cui nulla si distrugge e tutto si traforma, non possono essere abrogate od ignorate: non le ha scritte un qualche parlamentare demodè, le dobbiamo rispettare pena la rottura senza ritorno di equilibri già fin troppo compromessi.
Tornando al discorso della pollina e alla “suprema legge del profitto”, temo che, col fatto che si guadagna di più con gli escrementi che non con le uova, già qualcuno stia pensando a galline geneticamente modificate che facciano solo escrementi e non uova…
Siccome non intendo abdicare al mio buon senso voterò per Raffaella Pirini e - una volta a tanto - senza neanche turarmi il naso.
Avanti allora, perchè oggi più che mai “piccolo è bello”!
Patrizia Gentilini
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