Caro Daniele, quasi ogni giorno mi delizio con il Tuo blog e con le chicche gallicanesi, che da figlia del Bobbe apprezzo particolarmente. E' molto bello che tu porti a conoscenza di tutti lo spiritaccio gallicanese, del quale io stessa so qualcosa, visto che i miei nonni (uno comunista e uno democristiano) furono - all'epoca di Peppone e Don Camillo - intelligentemente soprannominati Martini rosso e Sarti bianco !!!!!!!! Volevo chiederTi se nell'archivio del mitico Nando vi è qualcosa circa il famoso carnevale dei primi anni cinquanta (da qualcuno considerato come antesignano del Palio), nel quale - fra l'altro - il Lucio Ferrari (dal mi babbo chiamato Ciaccio) faceva un favoloso Nerone. Circa la filastrocca in gallicanese, Ti trascrivo la versione che ripeteva la mi nonna (figlia del Gambetta):
San gl'Iapoco sull'uscio, il bimbo na cunella, il bucato na conca, il campo da ricalzà, il marito dal ponte alla piazza, dalla piazza al ponte, un contuscio ch'è un contuscio un mo compra mai....
Ciao. Roberta
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