Maestaina raffigurante la Madonna Assunta, fatta costruire dalla Comunità di Gallicano nel 1884 sul luogo dove nel 1876, da una pastorella, fu scoperto il cadavere poi identificato nel mugnaio Giacomo, gestore del vicino mulino di Ponte alla Villa.
Dell'assassino venne accusato il fratello Cesare, il quale processato venne condannato a morte.
Egli si proclamò innocente dicendo al pubblico presente all'esecuzione che il fantasma del fratello Giacomo nelle notti di plenilunio, avrebbe vagato per le strade di Gallicano partendo dal luogo dell'uccisione.
Nei luoghi deputati "della paura" come si è verificato in altri casi, veniva appunto costruita un'immagine sacra "Maestaina" con lo scopo di esorcizzare e proteggere ricordando al contempo l'osservanza della preghiera.
Maestaina della Madonna Assunta |
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