venerdì 1 luglio 2011

Leopoldo Nobili di Ferdinando Saisi

E’ con grande onore che scrivo sul blog il post numero 1.000.

Onore e soddisfazione non tanto per il numero raggiunto, ma soprattutto perché in questo post vado a riportare una ricerca fatta dal mio babbo nel 1961 in occasione del Centenario dell’Unità d’Italia.

La ricerca fa parte del libro (Collana Editoriale dell’Identità e della Memoria ) scritto da Pietro Paolo Angelini “Il risorgimento che ci appartiene – ideali, passioni e lotte per l’indipendenza, la libertà e l’unità d’Italia nella Valle del Serchio” presentato il 21 giugno 2011 a Castelnuovo di Garfagnana.

Due ricerche curate dagli studenti del Liceo Scientifico Galileo Galilei di Castelnuovo Garfagnana nel 1961 in occasione del Centenario dell’Unità d’Italia

Nel 1961, per il centenario dell’Unità d’Italia, il Liceo Scientifico di Castelnuovo Garfagnana celebrò la ricorrenza con diverse iniziative, tra le più significative della Valle del Serchio, che videro coinvolti attivamente gli studenti e gli insegnanti, sotto la spinta del compianto preside Enrico Lotti.
Nell’occasione fu stampato il volume L’Intervallo, da cui riprendiamo due articoli ritenuti un apprezzabile esempio di ricerca storica fatta dagli studenti.


Frontespizio del volume pubblicato nel 1961 dal Liceo Scientifico "G. Galilei"


Il primo articolo è una sintesi degli avvenimenti locali legati al Risorgimento e un elenco commentato di tutti i combattenti garfagnini che parteciparono alla prima e alla seconda guerra di Indipendenza, curato dagli alunni Pietro Pesetti e Pier Luigi Bertolani della IV Liceo.

Il secondo articolo fu scritto dallo scomparso dottor Ferdinando Saisi e presenta la figura del patriota Leopoldo Nobili di Trassilico.

Tutti gli altri articoli sarebbero meritevoli di essere ripubblicati perchè testimoniano la ricchezza di documentazione e, in particolare, la vivacità di quegli studenti che forse sentivano ancora i palpiti delle passioni risorgimentali. Dicevano gli studenti, nella premessa al primo articolo, fummo presi da un caldo entusiasmo e, dopo aver chiesto il parere e l'appoggio del Signor Preside, ci demmo a rovistare, anzi a frugar, nei più polverosi e riposti archivi comunali e parrocchiali alla ricerca di dati e documenti riguardanti il nostro Risorgimento.

Leopoldo Nobili di Ferdinando Saisi

Salendo da Gallicano sulla destra del torrente Turrite per una ripidissima strada mulattiera si giunge a Trassilico. Esso ebbe una grande importanza in passato, ma ora della sua rocca, che doveva essere veramente poderosa, rimane soltanto una parte della torre principale e qualche bastione.
Di tutto il suo passato ciò che costituisce motivo di orgoglio per la sua popolazione e di ammirazione da parte degli estranei sono tre illustri personaggi, nati e cresciuti in questa terra, dinanzi alla Pania e al lontano Appennino.
Una grande pietra marmorea fissata sul davanti della Chiesa di San Rocco porta la seguente iscrizione:

“Il Municipio di Trassilico – cui presiede – Sindaco il dott. Luigi Pierotti – per onorare la memoria – del Cav. Antonio Vallisneri, celebre in Scienze Naturali – nato in Trassilico il 5 maggio 1661 – morto in Padova nel 1731 – del Cav. Leopoldo Nobili, preclaro in Scienze Fisiche – nato in Trassilico il 7 luglio 1785 – morto a Firenze nel 1835 – Firenze lo onorava di un monumento in S. Croce – lo volle in mezzo ai più illustri suoi figli – di Giovanni Pierellio segretario del celebre generale – Montecuccoli, autore del poema epico la – Vienna Difesa e di altre opere minori nato e morto – in Trassilico nel 1707 ebbe sepoltura nella Chiesa – di S. Rocco ove si leggeva la seguente autografa – iscrizione: - Hic iacet lassus Multa vidi feci – sum quoque et plurima passus – Questa lapide pose il giorno 1 Luglio dell’anno 1875”.

Di questi tre illustri personaggi desidero ricordare particolarmente Leopoldo Nobili che, oltre ad essere stato un grande fisico-matematico, fu un ardente patriota.
Scorrendo sul libro delle nascite della Parrocchia di Trassilico, registrate dall’anno 1776 in poi, troviamo questo scritto:
“Addì 7 luglio 1785 Leopoldo, figlio del Ecc.mo Sig. Podestà Pellegrino Nobili di Vetto di Lombardia e della Sig.a Irene, sua legittima sposa, nacque il dì sabato a ore circa 11 e fu portato il dì suddetto a questa Chiesa dove fu da me sottoscritto battezzato avendone […] In fede Padre Battista Galanti Economo Spirituale”.
Dunque Leopoldo Nobili nacque a Trassilico nel 1785. Dopo aver studiato all’Accademia Militare di Modena, raggiungendo il grado di Capitano dì Artiglieria, entrò nell’esercito Napoleonico dove si rivelò buon ufficiale.
Aiutante in campo del Vicerè Eugenio si segnalò in alcune battaglie della campagna di Russia e dopo aver sofferto, nella ritirata, malattia e prigionia, riebbe la libertà e combattè ancora fino alla caduta del Regno Italico. Nel 1814 lasciò la vita militare sia per ragioni di salute sia per dedicarsi interamente agli studi di fisica e di chimica, seguendo nel tempo stesso il movimento nazionale.
[…]
In seguito ai moti del 1831 dovette lasciare Reggio Emilia, dove insegnava, rifugiandosi a Lione e l’anno successivo passò in Toscana; qui tenne pubblico insegnamento di Fisica Sperimentale nel Museo di Fisica e Storia Naturale di Firenze.
Tre anni dopo la morte troppo presto lo colse e, come dice la lapide posta nella piazza principale del suo paese natio, fu sepolto in Santa Croce a Firenze.

Che ne diresti di leggere un altro articolo a caso del blog? Potresti trovarlo utile e interessante!

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